lunedì 4 giugno 2018

Racconto Estate - di Francesco Lanza - Giugno, falce in pugno!








Giugno, falce in pugno!

Il sole diede il suo oro alla campagna, 
e nelle spighe è già pronto il frumento.
Calano da ogni parte a brigate  i mietitori,
e nelle sere odorose di gigli s'odono 
canzoni di tutti i paesi, perchè ognuno 
ha sempre con sè amori e tristezze.
Brillano le falci, e la fronte dell'uomo 
si bagna di sudore. Restano fra le stoppie. 
i covoni, e il villano con la falce al fianco, 
ché quella è la sua spada, ne tira in mente la somma.
La schiena gli duole dal lungo stare curvato, 
ma non ha neppure il tempo di pensarci, 
che c'è da preparare l'aia: raschiarla delle erbe, 
bagnarla e batterIa con mazze 
e ramaglie perchè diventi più dura; 
e finita la mietitura vi si portano i fasci di fave, 
che sotto i ferri delle mule crepitano come sarmenti.
Intanto le viti fioriscono, d'un sottile aroma odorando, 
e i grappoli man mano si formano e s'allungano. 
Non c'è albero ormai che non abbia i suoi frutti, 
dove maturi, dove appena incominciati, 
e i dolci succhi servono nel gran caldo a ingannare la sete.
Il sole spacca la terra e abbrustolisce la nuca al villano. 
Nelle ore di afa, che tutte le cose s'assonnano 
e l'aria è come un mare di fuoco, 
le cicale stridono e le stoppie 
saltando in aria scoppiettano.
Gli alveari, poichè le api succhiano instancabili
tutta la primavera, colano di miele, 
e nelle celluzze Il i nuovi nati s'impinzano,  
molli come cera.
Suvvia, o villano: attacca le mule e buttale . 
sull'aia! Il tempo del pane nuovo è venuto.

La breve e fresca pagina ti presenta 
il mese di giugno nei suoi aspetti più tipici:
il grano biondo e turgido, la mietitura, 
il lavoro dell'uomo su uno sfondo ricco 
di alberi ormai carichi dei primi frutti 
illuminati dal sole ardente, avvolto da profumi intensi. 
Le cicale stridono col loro insistente 
e monotono verso, le api ronzano instancabili alla ricerca 
dei dolci fiori; tutti gli elementi che caratterizzano il mese, 
sono presenti nella limpida 
descrizione di Francesco Lanza,
attento e appassionato osservatore 
della natura in tutti i suoi aspetti.

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