Giugno, falce in pugno! Il sole diede il suo oro alla campagna, e nelle spighe è già pronto il frumento. Calano da ogni parte a brigate i mietitori, e nelle sere odorose di gigli s'odono canzoni di tutti i paesi, perchè ognuno ha sempre con sè amori e tristezze. Brillano le falci, e la fronte dell'uomo si bagna di sudore. Restano fra le stoppie. i covoni, e il villano con la falce al fianco, ché quella è la sua spada, ne tira in mente la somma. La schiena gli duole dal lungo stare curvato, ma non ha neppure il tempo di pensarci, che c'è da preparare l'aia: raschiarla delle erbe, bagnarla e batterIa con mazze e ramaglie perchè diventi più dura; e finita la mietitura vi si portano i fasci di fave, che sotto i ferri delle mule crepitano come sarmenti. Intanto le viti fioriscono, d'un sottile aroma odorando, e i grappoli man mano si formano e s'allungano. Non c'è albero ormai che non abbia i suoi frutti, dove maturi, dove appena incominciati, e i dolci succhi servono nel gran caldo a ingannare la sete. Il sole spacca la terra e abbrustolisce la nuca al villano. Nelle ore di afa, che tutte le cose s'assonnano e l'aria è come un mare di fuoco, le cicale stridono e le stoppie saltando in aria scoppiettano. Gli alveari, poichè le api succhiano instancabili tutta la primavera, colano di miele, e nelle celluzze Il i nuovi nati s'impinzano, molli come cera. Suvvia, o villano: attacca le mule e buttale . sull'aia! Il tempo del pane nuovo è venuto. La breve e fresca pagina ti presenta il mese di giugno nei suoi aspetti più tipici: il grano biondo e turgido, la mietitura, il lavoro dell'uomo su uno sfondo ricco di alberi ormai carichi dei primi frutti illuminati dal sole ardente, avvolto da profumi intensi. Le cicale stridono col loro insistente e monotono verso, le api ronzano instancabili alla ricerca dei dolci fiori; tutti gli elementi che caratterizzano il mese, sono presenti nella limpida descrizione di Francesco Lanza, attento e appassionato osservatore della natura in tutti i suoi aspetti.
lunedì 4 giugno 2018
Racconto Estate - di Francesco Lanza - Giugno, falce in pugno!
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