Il paese delle vacanze sulle carte non è segnato, ma di tutti i paesi è certo il più beato. Ci vanno, dopo gli esami, scolari e studenti e ci trovano da svolgere temi facili e divertenti: “nuotare a rana e a farfalla”, “fare un tuffo dal trampolino”, “piantare la tenda all’ombra di un pino”. Nel paese delle vacanze, mettendo da parte i pensieri, ci va gente di ogni specie: operai, ragionieri, signori e signorine dell’alta società, (qualcuno, a dire il vero, tutto l’anno ci sta…) Però conosco molti che non ci sono mai stati. Eppure, vi assicuro, non si tratta di bocciati. Laggiù non contano i voti, contano solo i quattrini: costa caro il mare azzurro e costa anche l’aria dei pini.
lunedì 15 luglio 2013
Gianni Rodari - Il paese delle vacanze
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