15. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore) Qui continua l’avventura di Pinocchio testadura che in padella a capofitto stava già per finir fritto: ma Alidoro, il can mastino, soffia al cuoco lo spiedino; con un balzo quidi trotta bel lontano dalla grotta. - Alidoro, grazie assai! - Fratel mio, che dici mai? Tu dal mare mi salvati: siamo pari, e questo basti! Per tornar dalla Fatina or Pinocchio s’incammina mentre il cielo a pecorelle versa l’acqua a catinelle. Bussa e bussa… ‘è affacciata la portiera della Fata, la lumaca Gambalesta con un lume sulla testa. “Lumachina, scendi in fretta…” Passan l’ore, aspetta e aspetta… Il monello si spazienta e al portone un calcio allenta. Ahi, nel legno il piede entrò ed indietro non tornò: mezzo in casa e mezzo fuori, per Pinocchio son dolori… “Verrà un fabbro a liberarti! Mangia un po’ per consolarti…” … Ma la bella colazione è di gesso e di cartone...
lunedì 10 dicembre 2012
Alidoro salva Pinocchio
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