domenica 27 marzo 2011

Pinocchio vola

 12. La Filastrocca di Pinocchio 
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)  



  




Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che ricerca la casina
dell'amabile fatina.
Ma la Fata, poveretta,
da gran tempo non l'aspetta:
sotto un pino cupo e nero
giace morta al cimitero.
Mentre piange il burattino
un Colombo gli è vicino:
"Sei Pinocchio? O finalmente!
Ti ho cercato lungamente.
...Tristi nuove ho di Geppetto:
sulla spiaggia il poveretto
sta una barca a fabbricare
per cercarti in mezzo al mare".
Del colombo sulla groppa 
fra le nuvole galoppa...
Fu Pinocchio, in conclusione,
a inventare l'aviazione?
Dell'Oceano sulla riva 
la volante coppia arriva.
Ma Geppetto è ormai lontano,
dove infuria l'uragano.
Dallo scoglio, disperato,
già Pinocchio s'è tuffato.
Volta il foglio e ti dirò
quel che poi gli capitò.

Le faine

 11. La Filastrocca di Pinocchio 
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)  





  


Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
ch'è finito prigioniero
d'un padrone assai severo.
"Il mio cane stamattina
mi morì di scarlatina:
il suo posto prenderai
ed ai ladri baderai".
Le delizie del collare
or Pinocchio ha da provare
e accucciato nel casotto
fa da cane poliziotto.
Quando scocca mezzanotte,
caute, caute e ghiotte ghiotte
di galletti e di galline
si fan vive le faine...
che propongono un baratto
al guardiano stupefatto:
"Avrai gratis un cappone 
se non svegli il tuo padrone."
"Son d'accordo, non abbaio,
presto, entrate nel pollaio...".
Dice astuto il burattino
al quartetto malandrino.
Ma il pollaio svelto serra,
le faine vi rinserra
e abbaiando a perdifiato
dà l'allarme al vicinato.
Grandi onori gli procura 
dei ladroni la cattura
e din premio gli ridà
il padron la libertà.

In trappola

10. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)



Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che tornando dalla Fata
trova, ahilui, la via sbarrata.
Ha negli occhi il fuoco acceso
il Serpente lè disteso
e la coda, nientemeno,
manda fumo più d'un treno.
Finalmente il burattino
vede spegnersi il camino
e s'accinge per l'appunto
a saltare oltre il defunto.
Ma il pitone è un gran furbone,
ecco inarca il suo groppone
e nel fango in modo buffo
va Pinocchio a fare un tuffo.
Il Serpente a tal spettacolo
tanto ride che... miracolo!
Una vena gli si strappa...
scoppia... muor!.. Pinocchio scappa.
Per calmare l'appetito
una vigna è un dolce invito,
ma una trappola birbona
il ladruncolo imprigiona.
A una lucciola la mano
per aiuto tende invano:
"Per i ladri, in fede mia,
non ho molta simpatia...".
Il padrone della vigna
soddisfatto qui sogghigna:
"Eri tu, non le faine,
a rubarmi le galline!".

In prigione

9. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)



Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che riposa nel suo letto
senza il minimo sospetto.
Mentre sogna, il grullerello,
di ducati un alberello,
lo deruban di soppiatto
Donna Volpe e Messer Gatto.
Dà Loreto, con malizia,
a Pinocchio la notizia:
"Del tesor due buoni amici
ti han lasciato le radici...".
Va l'afflitto a far lamento
dell'infame rubamento:
va a lagnarsi col pretore,
ch'è un gorilla di buon cuore.
Con saggezza e con prudenza
lo scimmion dà la sentenza:
"Ti sei fatto derubare?
Fil dritto al cellulare".
O giudizio sorprendente:
va in prigione l'innocente...
E in prigione, ahilui, rimane
mesi quattro ad acqua e pane.
A salvarlo un'amnistia
vien alfin di prigionia:
escon ladri con furfanti,
e Pinocchio esce tra i tanti.
Per tornare dalla Fata
egli spicca una volata.
Viva ancor la troverà?
Volta il foglio e si saprà.

Il campo dei miracoli

8. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)



Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio:
piange e strilla il burattino
che rivuole il suo nasino.
Chiama allor la buona Fata
mille picchi all'adunata:
"Si rosicchi, ad un mio segno,
la proboscite di legno".
Torna il naso eccezionale
a grandezza naturale:
per la gioia il suo padrone
alla Fata dà un bacione.
Svelto poi come un diritto
vola in cerca di Geppetto,
sogna già di riabbracciarlo,
d'ogni pena consolarlo.
Ma nel bosco incontra ancora
una coppia traditora
e ricasca nel tranello
l'inguaribile monello.
"Siamo giunti, questa qua
dei Citrulli è la città,
dove i poveri son micchi
ed i furbi sono ricchi."
Ecco fatto, lo sventato
il suo bene ha seminato.
Che portento nascerà?
Volta il foglio e si vedrà.

Il naso s'allunga

7. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)



Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che Medoro, di volata
porta in salvo dalla Fata.
In un candido lettino
si depone il burattino.
Tre dottori in chirurgia
studian se morto sia.
Dice il corvo alla civetta:
"Seppelliamolo in gran fretta"!.
Ma il buon Grillo parla allora
di Geppetto che s'accora,
e pel mondo tutto solo
va cercando il suo figliolo.
Piange il bimbo con trasporto...
e se piange... non è morto.
Un'amara medicina
gli vuol dare la fatina,
ma Pinocchio strilla: "Ohibò!
io piuttosto morirò!".
Nella stanza si prepara
in un attimo la bara
e il monello, al visione,
manda giù la sua pozione.
Degli scudi che non vede
la Fatina poi gli chiede.
"Ah, gli scudi... li ho perduti!
Col citrato li ho bevuti!"
Ma all'inutile bugia
tosto il naso fa la spia...
Nasi lunghi ce n'è tanti:
questo batte tutti quanti.

La bambina dai capelli turchini

6. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)



Qui continua, aprite l'cchio,
l'avventura di Pinocchio:
di arrostire in cima a un pino
non ha voglia il burattino...
Spicca un salto dalla vetta,
se la batte più che in fretta
e fa prendere anche un bagno
alla Volpe e al suo compagno.
"La c'è gente... Se ci arrivo
sono salvo, sono vivo."
"Ehi, di casa, siate buoni,
nascondetemi ai predoni!".
Bussa e bussa, alla casina
s'è affacciata una bambina.
Tiene gli occhi dolci e belli.
Son turchini i suoi capelli.
Ma i malandrini lo catturano,
lo minacciano e torturano:
"E' finita ormai la corsa:
qua la vita o qua la borsa!".
Detto fatto te lo prendono,
a una quercia te lo appendono!
"Per domani morirai
e gli scudi sputerai!".
A Pinocchio il falco vola,
scioglie il nodo dalla gola.
Vive? E' morto il nostro amico?
volta il foglio e te lo dico.

La Volpe e il Gatto

5. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)



Qui ritorna, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio.
Mangiafuoco, col perdono
scudi cinque gli dà in dono.
"Da Geppetto correrò
e contento lo farò..."
Ma per via l'hanno distratto
Donna Volpe e Messer Gatto.
Mentre insieme all'osteria
stanno in gaia compagnia,
tien la Volpe al burattino
un discoro truffaldino:
"Cinque scudi, chi rifletta,
son ben misera sommetta...
Facci crescere la pianta
e ne avrai più millanta!".
"Ne avrò minimo un milione!"
pensa il bravo credulone
e di notte, arcicontento
vola a far l'esperimento.
Ma in agguato sui sentieri
stan due loschi masnadieri
che gli gridano: "Alto là!
I tuoi scudi sputa qua!".
Per sfuggire a un tal duetto
dietro front fa il poveretto:
corre, salta, balza, inciampica,
sovra un pino alfin s'arrampica.
Ma del pino i suoi nemici
tosto incendian le radici.
Di Pinocchio che sarà?
Volta il foglio e si saprà.

Mangiafuoco



4. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)



Qui continua, aprite l'ochio
l'avventura di Pinocchio,
che alla scuola, si capisce
il teatro preferisce.
Scopron tosto il burattino
Pulcinella e Arlecchino:
"Vien da noi, caro fratello,
se di legno è il tuo cervello!".
Già Pinocchio guizza e salta
sulla scenica ribalta.
Baci, abbracci, chiasso, festa,
mentre il pubblico protesta.
Il bel gioco dura poco,
ecco il truce Mangiafuoco:
gran gigante e gran barbone
del teatro era il padrone.
Con l'intruso egli progetta
di arrostirsi la cenetta:
- Buon legname... Stagionato...
per l'arrosto, il più indicato.
Arlecchin preg in ginocchio:
- Per pietà, salvi Pinocchio!
Mangiafuoo, lì per lì,
si commuove: - Etcì etcì!
- Per accendere il camino
bruceremo l'Arlecchino!
Ma Pinocchio grida: - Mai!
Me soltanto brucerai.
Si commuove a tanto amore
il gigante di buon cuore:
- Via, pazienza, etcì, etciò,
carne cruda mangerò.

A scuola o a teatro?

3. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)



Di Pinocchio testadura
qui continua l'avventura.
Al piangente figlioletto
rifà i piedi il buon Geppetto.
Giura quindi il burattino
abbracciando il suo babbino:
"Cambio vita,a scuola vò:
giorno e notte studierò!".
Per pagare l'abbiccì
la giacchetta, ahimé sparì...
Trema, ha freddo il legnaiolo,
ma contento è il suo figliolo.
Mentre a scuola, a precipizio,
va il discepolo novizio,
d'improvviso eccheggia e tuona
una musica birbona.
A godersi i burattini
corron frotte di bambini.
Già Pinocchio pensa, scaltro:
"Andrò a scuola doman l'altro".
A Geppetto un nuovo torto
fa il monello malaccorto:
ma è scusato almeno un poco
ché il teatro è un gran bel gioco...

I piedi in fumo



2. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)



Qui continua l'avventura
di Pinocchio testadura.
Di ritorno alla casetta,
trova il Grillo che l'aspetta
e gli tiene un bel sermone
con infausta conclusione:
- Brutta fine, presto o tardi,
tocca ai discoli bugiardi.
- Un grillaccio! - fa il monello -
parla un po' col mio martello!
Vedi tu che fine tocca
a chi troppo apre bocca.
Corre quindi al focolare,
l'appetito per calmare:
ma il paiolo, ahimè, è dipinto,
e anche il fuoco è un fuoco finto...
Sta però fra l'immondizia
un ovetto: che delizia!
In padella od in frittata
la merenda è assicurata.
Rompe il guscio il burattino
e dall'uovo ecco un pulcino
guizzar via, strizzando l'occhio:
"Tante grazie, sor Pinocchio!".
Affamato, disperato
va a bussar dal vicinato,
ma il vicino dal terrazzo,
gli regala un freddo guazzo.
Su un caldano, come vedi,
asciugar si volle i piedi:
ed i piedi si asciugarono...
anche troppo... e s'incendiarono.

La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)




01 - La prima fuga
02 - I piedi in fumo
03 - A scuola o a teatro?
04 - Mangiafuoco
05 - La volpe e il gatto
06 - La bambina dai capelli turchini
07 - Il naso s'allunga
08 - Il campo dei miracoli
09 - In Prigione
10 - In trappola
11 - Le faine
12 - Pinocchio vola
13 - Pinocchio ritrova la fata
14 - Battaglia sulla spiaggia
15 - Pinocchio salva Alidoro
16 - Pinocchio e il Pescatore Verde
17 - Alidoro salva Pinocchio
18 - Lucignolo
19 - Si parte!
20 - Il Paese dei Balocchi
21 - Triste risveglio
22 - Pinocchio a paglia e fieno
23 - Spettacolo al circo
24 - Ai pesci non piace il legno
25 - Il pescecane
26 - Pinocchio ritrova Geppetto
27 - In fuga
28 - Grazie al tonno
29 - Pinocchio va a lavorare
30 - Pinocchio lavora per tutti
31 - Chi ha fatto il miracolo?

La prima fuga



1. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)



Qui comincia, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio,
burattino famosissimo
per il naso arcilunghissimo.
Lo intagliò Mastro Geppetto,
falegname di concetto
ma più taglia - strano caso! -
e più lungo cresce il naso.
Lavorando poi di fino
fa le mani il burattino
che issofato dalla zucca
gli rapina la parrucca.
Anche i piedi fa al monello
il paziente vecchierello
e schivando i colpi bassi
gli insegnava i primi passi.
Ma Pinocchio infila l'uscio
- Salve, - strilla, - io me la sguscio!
e Geppetto invan minaccia:
- Torna subito birbaccia!
Per disdetta in mezzo al vicolo
sta un gendarme a perpendicolo
che pel naso te lo acciuffa
e severo lo rabbuffa.
Per salvarsi quello inventa
che il patrigno lo tormenta:
"Son scappato, gente buona,
perchè il brutto mi bastona!"
La bugia fa un triste effetto:
in prigion ci va Geppetto,
accusato là per là
di sevizie e cudeltà.